giovedì 8 novembre 2007
La vampa d'agosto
Andrea Camilleri
ISBN 88-389-2144-X
È in un'afosa estate siciliana che si dipana la trama oscura de La vampa d'agosto: Livia, l'eterna fidanzata di Salvo Montalbano, decide di trascorrere due settimane con una coppia di amici in Sicilia e lo incarica di trovare una villetta da prendere in affitto. L'unica sistemazione disponibile, in pieno agosto e senza preavviso, è una costruzione isolata, poco distante dal mare, ma che nasconde un segreto. Un vero e proprio ipogeo, la cui scoperta fortuita sarà la chiave di volta per risolvere uno dei casi polizieschi più intriganti di Montalbano, in un confuso gioco di specchi, di parallelismi, di doppi e di opposti.
Il mondo si può idealmente dividere in due gruppi: chi ama il commissario Montalbano e chi no. Con Camilleri non esistono mezze misure; il suo personaggio più riuscito, (anti)eroe dei suoi romanzi polizieschi più grotteschi, divertenti ed emozionanti, è sopra le righe, violento, manca spesso di tatto, incarna tutti gli stereotipi del vero maschio siciliano, possessivo, focoso, amante delle donne e della buona tavola, nonostante inizi a sentire, con una nota di rammarico, la (sua) età avanzare senza tregua: "E lui, vecchio, allucinato dalla billizza e perso darrè a quella giovintù che l'imbriacava, c'era caduto, a cinquantacinco anni sonati, come un picciliddro."
I romanzi di Camilleri li si può soltanto leggere tutti d'un fiato, con il suo stile riconoscibile, questo pastiche di italiano e gergalità dialettale, che sa trascinarti, volente o nolente, tra i vicoli di Montelusa, la gente di Vigata e la spiaggia di Marinella.
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