domenica 28 ottobre 2007
Maus
Maus, racconto di un sopravvissuto
(orig. Maus, a survivor's tale)
Art Spiegelman
ISBN 88-06-15495-8

Adorno, terminata la Seconda Guerra Mondiale e dopo la scoperta della shoah ad opera dei nazisti, si chiedeva, lui tedesco, se si potesse, se fosse etico e possibile parlarne oppure tacere degli orrori della guerra. È possibile rappresentare l'Olocausto in maniera distaccata? La morale ebraica è fortemente legata alla memoria, alla necessità di narrare e tramandare: Spiegelman, noto cartoonist del New Yorker, di origini ebraiche e polacche, prova con un graphic novel a dare forma alla tragedia. Ma a modo suo.

La storia è articolata su diversi livelli e piani narrativi, è basata sui ricordi e le testimonianze di Vladek, il padre, il sopravvissuto all'orrore del lager: un uomo non necessariamente positivo, ma con i suoi difetti, paradossalemente razzista e forse anche inaffidabile. Tutto fa parte dell'essenza postmoderna di quest'opera: la riflessione sulla Storia che si fa narrazione, l'ironia, la sovversione e lo screditamento di valori considerati unici, la spersonalizzazione dell'uomo (i topi sono gli ebrei, i gatti i nazisti, i maiali i polacchi), la ricerca di un linguaggio preciso, che mischia termini inglesi e yiddish, l'inserimento del racconto nel racconto con componenti autoriflessive e metanarrative.
Un'opera che va letta, vista e sofferta per capire che tacere non è la soluzione.

Etichette:

 
posted by Gigi at 10:51 |


2 Comments:


At 28 ottobre 2007 alle ore 15:01, Blogger Unknown

Concordo pienamente. L'autore decide di raccontare in maniera alternativa, ma non per questo meno efficace, un capitolo della nostra storia che non va dimenticato, non va taciuto, non va negato.
A volte le immagini dicono più delle parole e questo graphic novel merita di essere guardato, letto e fatto proprio. L'immagine del sopravvissuto non viene idealizzata, come spesso accade, anzi Vladek non suscita simpatia nel lettore, l'esperienza subita non lo ha reso più tollerante nei confronti degli altri, ma forse ciò lo rende ancora più umano.

 

At 29 ottobre 2007 alle ore 15:59, Blogger susy

Prima di leggere Maus non credevo che avrei potuto apprezzare un graphic novel, e invece sono rimasta stupita dalla bellezza di un modo di narrare che è semplice solo in superficie...