mercoledì 14 novembre 2007
I viceré
I viceré
Federico De Roberto
ISBN 88-11-36144-3

Dove non c'è riuscita l'educazione scolastica italiana, spesso troppo pedante, ci riesce il cinema: è da poco nelle sale il film tratto dal romanzo omonimo. E sull'onda del successo, dell'interesse e della curiosità, si sfogliano le pagine di uno dei romanzi più belli del verismo. Forse meno obiettivo e distaccato di Verga o di Capuana, ma anche De Roberto, con I Viceré, ritrae perfettamente e con piglio (quasi) scientifico le innate caratteristiche, la natura opportunista, calcolatrice e meschina dell'essere uomo.

L'Unità d'Italia irrompe nelle vicende della famiglia Uzeda, ultimi discendenti dei viceré spagnoli in Sicilia, una nobilissima famiglia ormai in rovina, i cui esponenti principali, dalla vecchia zia avara, allo zio frate, al dissoluto principe Consalvo, incarnano l'emblema della decadenza sociale e morale. Alla morte di donna Teresa cercheranno tutti di spartirsi l'eredità, vantando ognuno motivi e prerogative che mettono in luce soltanto l'ipocrita e macchinosa oscurità dell'animo umano, pronto a tutto pur di difendere i propri interessi e non perdere i privilegi acquisiti.

In un'atmosfera da vero e proprio feuilleton, cupa, oscura, quasi brutale, la famiglia Uzeda svela lati della nostra psiche che si preferirebbe celare ma che si rivelano nella loro violenza nella pura quotidianità. Un romanzo non solo da leggere, ma da vivere, da sentire... se non basta, anche da vedere, ne I viceré di Roberto Faenza:

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posted by Gigi at 20:24 |


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