mercoledì 24 ottobre 2007
Neve
Neve (Kar)
Orhan Pamuk
ISBN 88-06-17004-X

Pamuk (premio Nobel per la letteratura nel 2006) era stato condannato a tre anni di reclusione e Neve censurato in Turchia: leggere questo romanzo tenendo a mente quali reazioni abbia generato in patria potrebbe essere certamente un ostacolo per una lettura obiettiva e oggettiva degli eventi, ma in realtà è il punto di partenza per capire perché un romanzo come questo sia stato pubblicato. Da una parte c’è il richiamo continuo all’immagine della neve, come suggerisce evidentemente il titolo, con la sua calma quasi spettrale e inumana: alla stasi, insopportabilmente desiderata, della neve, al suo immobilismo e al suo continuo cadere si contrappongono la violenza, il disordine, la rabbia e l’intensità dei sentimenti dei protagonisti del romanzo, dei giovani studenti del liceo religioso di Kars, dell’attore progressista e filo-occidentale e della moglie danzatrice del ventre, dei curdi, dei soldati, delle ragazze disposte a suicidarsi pur di essere libere di indossare il velo.

E di Ka, il poeta ucciso in Germania, sulle cui tracce è il narratore del romanzo. Temi centrali di Neve sono la definizione dell’identità turca, combattuta tra un sentimento laico filo-occidentale e le sue radici islamiche, e la rappresentabilità di una verità tramite l’arte (in particolare la letteratura). Tuttavia, uno stile talvolta pseudo-giornalistico, talvolta lirico, rallenta la lettura e la rende un po’ faticosa. Da leggere con un atlante geo-politico sotto mano…

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posted by Gigi at 21:34 |


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