mercoledì 24 ottobre 2007
101 Reykjavik

101 Reykjavik
Hallgrímur Helgason
ISBN 88-502-0319-5

Tra le vie di una Reykjavík irreale, attraversata da ombre, che entrano e escono dai suoi locali alla ricerca di calore, alcool e sesso facile, si aggira solerte Hlinur. Un trentenne come tanti, si direbbe, che gira per il centro di Reykjavík... niente di più lontano dal vero. Hlinur è affetto da disoccupazione cronica, ha una vita sociale quasi inesistente, trascorre le sue mattine vegetando sul letto disfatto a guardare film porno alla televisione e a masturbarsi con impegno invidiabile. Hlinur, irriverente ed eterno Peter Pan, novello Oblomov in terra d'Islanda, vomita i suoi pensieri in un moderno flusso di coscienza e accompagna il lettore in un viaggio verso l'ignoto, verso quella parte di noi che preferiremmo mantenere muta e assopita, ma che ruggisce e scalpita per uscire.

La tenebra dei sentimenti, delle paure e delle difficoltà dell'uomo occidentale che si sente sempre più insicuro e inadatto a competere con se stesso e con il sesso opposto: l'autore, Hallgrímur Helgason, trasforma le parole in musica e ti coinvolge in un ironico walzer dissacrante che non può lasciare indifferenti. Un romanzo paradossale, allucinato e allucinante, sottilmente sarcastico, violento, assolutamente non politically correct: è dall'incontenibile fluire delle parole di Helgason che il lettore viene catturato, da una scrittura musicale che non è da leggere sottovoce, ma da urlare, da vivere in prima persona.

Paranoico quanto basta per risvegliare e dar libero sfogo alle paure, le tensioni, i desideri e le pulsioni del maschio contemporaneo, rinchiuse e sigillate nella tenebra conradiana di tutti i giorni, nella fredda e inospitale Reykjavík, claustrofobico "cuore di tenebra" del XXI secolo. Un romanzo non adatto a pudiche educande, sfrenatamente grottesco e sfacciatamente irriverente… un capolavoro, insomma!

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posted by Gigi at 21:14 |


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